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lunedì 13 luglio 2009

Fendinebbia, si o no?

I famosi “antinebbia” sono un argomento molto dibattuto, tra automobilisti e polizia, tra quelli che lo vorrebbero usare sempre e quelli che lo vieterebbero. Ma cosa sono in realtà? E a cosa servono?

Per fare ordine dobbiamo prima di tutto specificare che (usando i termini riportati nel codice stradale) abbiamo i fendinebbia anteriori, e la luce posteriore per la nebbia.


I fendinebbia anteriori sono delle luci supplementari che si trovano sulla parte anteriore della macchina, generalmente in basso (a parte qualche raro caso dove vendono posizionate nel gruppo ottico principale) incorporato o montato sul paraurti. Hanno un fascio di luce bianca, di intensità generalmente pari a quella anabbagliante/abbagliante che viene proiettata “verso il basso”. Il suo obbiettivo é proprio quello di illuminare bene poco sopra la superficie stradale e ai bordi della stessa. Questo per evitare il riflesso della luce dovuta ai vari agenti atmosferici (nebbia, pioggia, neve...) presenti nell'aria.


La luce posteriore per la nebbia, é posizionata nella parte posteriore del veicolo, ha una luce rossa di intensità pari a quella del freno. É appunto una luce più intensa per essere ben visibili anche in cattive condizioni di visibilità.



Tra chi é contro l'utilizzo degli “antinebbia” ho letto svariate opinioni e motivazioni, come:

“Chi li usa é un delinquente, perché sono fuorilegge”

“io non so nemmeno se sulla mia auto ci sono, ... da noi non si usano”

“Sono pericolosi perché accecano”

“In una strada buia se sbuca un auto con con i fendinebbia accesi, da molto fastidio a chi guida...”

Se si chiamano fendi nebbia li si può usare solo con la nebbia, anche il codice lo vieta, ci sarà un perché...”


In primis vorrei citare proprio il codice della strada, dove vediamo che non sono vietati, ma consigliati da usare in alcune situazioni, che non riguardano solo la presenza della nebbia.

Secondo il codice (estratto) sono:

Art. 151 […]

proiettore fendinebbia anteriore: il dispositivo che serve a migliorare l'illuminazione della strada in caso di nebbia, caduta di neve, pioggia o nubi di polvere;

[…]

luce posteriore per nebbia: il dispositivo singolo o doppio che serve a rendere più visibile il veicolo dalla parte posteriore in caso di forte nebbia, di pioggia intensa o di fitta nevicata in atto;


Si usano:

Art. 153 […]

[...] Di giorno, in caso di nebbia, fumo, foschia, nevicata in atto, pioggia intensa, i proiettori anabbaglianti e quelli di profondità possono essere sostituiti da proiettori fendinebbia anteriori. […]

[…]

In caso di nebbia con visibilità inferiore a 50 m, di pioggia intensa o di fitta nevicata in atto deve essere usata la luce posteriore per nebbia, qualora il veicolo ne sia dotato.


Per il resto, non considererei i fendinebbia pericolosi e accecanti, siccome tecnicamente non riflettono (perderebbero il loro senso) in direzione del guidatore nella macchina di fronte. Certo la pioggia riflette le luci, ma riflette anche quella degli anabbaglianti. Guidando al buio per un po' può essere fastidioso incrociare un auto con i fendinebbia accesi, ma non perché sono fendinebbia, bensì perché sono luci, infatti da fastidio anche una macchina senza gli “antinebbia”, e che facciamo? Chiediamo agli “altri” di guidare a luci spente perché ci da fastidio?


Ricordo inoltre che al giorno d'oggi, su alcune auto, per migliorare la visibilità in sterzata, l'auto accende automaticamente il fendinebbia del lato dove si sta girando per illuminare meglio il bordo della strada. Vi sembra pericoloso? Da fastidio ai vigili?

Quanto può dare fastidio nel buio, la luce di una macchina che ci incrocia cambia da persona a persona, é una cosa fisiologica. Ricordo che non dobbiamo guidare per forza. Se capita una situazione a noi sfavorevole, evitiamo di guidare. Chi é predisposto per i colpi di sonno é meglio che non guidi quando é stanco, sopratutto se é sera. Chi invece “vede male” nel buio, meglio se non vuole strafare, la notte, magari dicendosi, “dai che andrà bene”.


La luce posteriore per nebbia può dare fastidio, se in condizioni di visibilità buone, in piena notte, in una strada non illuminata abbiamo questo “lucernario” davanti, ma non esageriamo, é come se chi ci precede frenasse di continuo :) (che non é vietato :) ). Certo é meglio non stancare gli occhi degli altri, ma quando guidiamo, prima del codice della strada dobbiamo tenere in considerazione il buonsenso. Non limitiamoci ad usare il “retronebbia” solo quando siamo sicuri che c'è nebbia (tipo: non si vede niente). Se nevica o piove forte, non esitiamo ad accenderla, sopratutto in autostrada: chi ci raggiunge ci vedrà meglio. Chi ci segue capirà meglio la direzione della strada... é un fatto di sicurezza! Così da evitare che qualcuno vi veda all'ultimo e non faccia più in tempo a frenare.


I fendinebbia anteriori allo stesso modo vanno usati non solo in caso di nebbia, ma anche di pioggia forte, nevicate o simili. Anche qui l'importante é capire quando “ne traiamo un vantaggio” usandoli, e quando non serve a niente? Anzi, se vediamo che diamo fastidio ad altri, non impuntiamoci, al contrario nemmeno noi saremmo contenti.


Tutte le varie luci sull'auto sono state inventate per motivi di sicurezza, non dobbiamo aver paura di usarli, meglio li usiamo meno incidenti faremo.





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venerdì 8 maggio 2009

Limite di velocitá


Il primo limite di velocità fu introdotto nel Regno Unito nel 1861, ed era di circa 16 Km/h. La “prima volta” dell'Italia arrivò nel 1973 con 120 Km/h su tutte le strade. Oggi sappiamo bene che il limite di velocità é di 50 Km/h in centri abitati, 90 Km/h al di fuori dei centri abitati (110 Km/h sulle superstrade) e 130 Km/h in autostrada.

Tutti questi numeri hanno scatenato vere e proprie guerre tra polizia (o altri tutori dell'ordine, come Carabinieri) e “conducenti di automezzi a trazione meccanica”. Inoltre hanno scatenato un infinità di polemiche, teorie, ricorsi ecc.. Ma chi ha ragione?

Prendiamo il limite di 50 Km/h in città: é giusto? Chi lo ha stabilito? In che città? A che ora del giorno? In che condizioni climatiche? Su che tipo di strada (denominazione/pavimentazione)? Con che tipo di auto? Ecc.. Potremmo sbizzarrirci per dimostrare in svariati modi l'utilità e l' assurdità di tale limite.

Lo stesso vale per gli altri limiti.

Ho notato che al giorno d'oggi tendiamo a misurare tutto, a sviluppare normative per tutto, a tradurre tutto in numeri da confrontare con tabelle prestampate.

Oggi si discute tanto sulla velocità, e sul rispettarne i limiti.

Tempo fa in alcune città europee il limite era di 60 Km/h oggi é di 50! Ma anche se non fosse cambiato, una macchina di 30-40 anni fa, pur essendo meno potente, raggiungeva tranquillamente i 50 Km/h, ma in caso di emergenza: quanto ci metteva a frenare? O quanto era maneggevole sul bagnato? Per logica potremmo dire che le auto sono cambiate tanto che potremmo permetterci limiti ben più alti, anzi anche le strade sono migliorate. Sono cambiate anche le esigenze, oggi viaggiamo molto di più sopratutto a distanze medio-brevi. Se chiamiamo l'idraulico perché abbiamo una perdita, e questo sta a 20 Km di distanza, esigiamo comunque che arrivi in pochi minuti, non pensando ai limiti, ai semafori, al parcheggio ecc.. Abbiamo sempre più pretese e ci arrangiamo.

É vero, sono cambiate molte cose, é vero che le auto sono migliori, ma siamo anche cresciuti parecchio come popolazione di automobilisti, facciamo più Km al giorno, ecc.; tante piccole cose che danno “più occasioni” per metterci in difficoltà. Sinceramente mi da fastidio quando vedo (leggo/sento/...) che la polizia, usando “marchingegni” sempre più sofisticati e costosi, puntualizza sui 5-10 Km/h in più rispetto al consentito. E poi vogliono farci credere che lo fanno per noi, per la nostra sicurezza, e non per soldi..... hm.... secondo me le multe rendono veramente bene, ed é facile nascondersi dietro a numeri (“ma il mio gingillo dice che lei andava a....”).

Essendo un automobilista, mi sono ritrovato in tante situazioni, che non dipendevano dai limiti prestabiliti, ma ci potevano andare in conflitto. É capitato che io abbia avuto fretta (e quindi andavo un po' più veloce), é capitato che cercassi una strada, é capitato che potessi andare a 70 in città perché consentito su quel tratto e ciò nonostante non sia andato nemmeno a 50, perché nevicava, pioveva forte, la strada era rovinata, o altro. Insomma tante tante circostanze. Ognuno mi può spiegare la sua teoria, e convincermi del “si deve” o del “non si deve” rispettare il limite.... io sono d'accordo con tutti, l'importante é avere in testa che guidare é un piacere, ma anche una responsabilità. Si, siamo noi guidatori che decidiamo li per li, in base a svariate “variabili” (condizioni del tempo, ~ della macchina, ~ della strada, ecc), come comportarci, e l'importante é “decidere bene” sempre.





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